sabato 21 dicembre 2013

Quattro soli a motore

Di storie ne ho sentite e lette in quantità industriale. E quindi riuscire a stupirmi e emozionarmi per un romanzo non è semplice. Eppure questo Quattro soli a motore uscito per Neo Edizioni lo scorso anno c'è riuscito. Una lettura che ho gustato come poche altre perché fa sempre piacere scoprire un bel romanzo.
La scrittura di Nicola Pezzoli, ricca, pastosa, fluida e viscerale si unisce a una trama, densa di pathos, mistero e di atmosfere sinistre, che si dipana lungo l'estate del 1978, un passato fosco, ma gravido di nostalgia e di rimpianto, dove si muove Corradino, il protagonista-bambino nelle cui paure e fantasie è facile immedesimarsi per chi legge. La narrazione procede per seduzioni. Cosa racchiude la Villa dei Kestenholz? Nascondersi in un campo di mais ti salverà dal cane nero? E dove sono seppelliti i tre figli del vecchio Tobias dato che in cimitero non pare esservi traccia delle loro tombe? E perché le sentenze scritte sul taccuino rosso di Wolfsburg paiono avverarsi con funesta precisione? E i bulli ti acchiapperanno anche oggi? Riuscirai a baciarla prima che vada via per sempre? Come finiranno i mondiali del '78? E cosa c'entra il carnaio della Prima Guerra Mondiale con i tuoi nonni?
Tante volte ho assistito a discussioni arzigogolate sulla letteratura, su cosa è e cosa non è, su cosa può essere e cosa dovrebbe essere. Sull'editoria e su quel che propina ai lettori: ma alla fine dei giochi ciò che conta è che in giro ci siano sempre nuovi e bei libri da leggere.
Quattro soli a motore lo è. Un romanzo che ti riconcilia con la lettura intesa come piacere. Leggi una pagina dopo l'altra come fosse un'avventura e quando stacchi non vedi l'ora di tornare. Una scrittura che brilla per verve e originalità compositiva. Nicola Pezzoli, un autore vero che non si limita a imbastire una trama ma infonde nell'opera una porzione della propria anima.

2 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Sono quasi commosso: ho avuto solo recensioni positive, ma questa è una delle più belle e intelligenti che abbia mai letto.
Grazie!

GiovanniMarchese ha detto...

De nada! Ho preso il tuo libro alla Fiera della Piccola e Media editoria di Roma, direttamente allo stand Neo, la copertina mi ha incuriosito, poi ho letto la trama e l'incipit, insomma, questo unito alla descrizione di Angelo e Francesco mi hanno convinto, poi l'ho letto e l'ho trovato davvero un ottimo lavoro. Ritengo che sia superiore a tantissima roba che viene spacciata oggigiorno come buona da certa critica che non riesce a vedere oltre la punta del proprio naso. Neo è stata davvero lungimirante a pubblicare il tuo testo. Infine, mi preme precisare che sul mio blog segnalo libri e fumetti che mi sono piaciuti per qualche motivo e che ho scelto di leggere. Degli altri non parlo nemmeno. Incoraggiante sapere che ci sono editori e autori capaci di scommettere su opere di questo respiro. C'è ancora un futuro per la narrativa di qualità, tutto sommato, in questo disastrato paese. In bocca al lupo allora, spero che il libro faccia ancora molta strada. Intanto aggiungo il tuo blog al mio colonnino.