lunedì 12 marzo 2012

Jean Giraud - Moebius

La comare secca continua a mietere il proprio mesto raccolto tra gli autori di fumetti. Stavolta dobbiamo rendere omaggio per l'ultima volta al francese Jean Giraud, in arte Moebius.
Sono arrivato a leggere Moebius attraverso Andrea Pazienza, sì, perchè leggendo, diversi anni fa - ahimé - Le straordinarie avventure di Pentothal il passaparola degli appassionati era stato quello: ti è piaciuto? Si, ma allora devi leggere Il garage ermetico di Moebius! Perchè Pazienza si ispirava in parte al lavoro dell'autore francese, che giusto in quegli anni aveva introdotto la propria verve sperimentale nel linguaggio del fumetto. Trovai da subito molto interessante la sua produzione, penso a Arzach, ma anche ai lavori più tradizionali come Blueberry.
Si, Moebius fa parte di quegli autori che hanno osato un po' più in là, tracciando un segno indelebile sulla storia del fumetto: da grande innovatore ha indicato una via grafica e narrativa alternativa all'esistente, forse non necessariamente nuova a tutti gli effetti, poichè nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, e nonostante saremmo autorizzati a rintracciare nella sua opera l'influenza di grandi maestri del passato come Winsor McCay o Alex Raymond, non possiamo allo stesso tempo non ammettere che Moebius ha indicato la via per immaginare e raccontare le storie che ancora non esistevano. Che non sapevamo ancora di voler leggere. Fuori degli schemi. E di questo gliene saremo grati.

4 commenti:

Andrea Antonazzo ha detto...

Abbiamo postato sui nostri blog quasi in contemporanea, ed è curioso (o forse no?) notare come entrambi abbiamo conosciuto moebius allo stesso modo.

GiovanniMarchese ha detto...

Si Andrea, me ne sono accorto anche io! ^__^ Ma come scrivevo era un passaggio quasi obbligato quello da Le straordinarie avventure di Pentothal a Il garage ermetico.

Andrea Antonazzo ha detto...

Decisamente!

GiovanniMarchese ha detto...

Già. E poi da lì sono passato a Ranxerox. Invidio quasi chi ancora non ha fatto quelle letture... furono delle scoperte grandiose.