martedì 6 settembre 2011

Tre fumetti misteriosi




Nell'ultimo periodo alcune letture attendevano quale più quale meno di essere visitate. Attesa ampiamente ripagata in tutti e tre i casi.

Iniziamo da Pachiderma del fumettista svizzero Frederick Peeters: disegni armoniosi, intensi senza essere sopra le righe, eleganti in una parola, e in assoluta sintonia con la sceneggiatura, un racconto ambientato nella placida Svizzera del 1951 denso di mistero, in bilico tra realtà e aldilà, molto suggestivo e coinvolgente. Ottima la cura editoriale della Bao.

Poi c'è stato Fog dei francesi Roger Seiter (testi) e Cyril Bonin (disegni), in particolare il secondo volume dell'edizione italiana del fumetto che racchiude i capitoli tre e quattro (sugli otto complessivi), continuazione del precedente tomo che raccoglieva i primi due. Racconti in divenire dunque ma leggibili a sé stanti quelli proposti in questo volume, illustrati con un segno sintetico e ricco allo stesso tempo, originale e seducente. Intrigante la sceneggiatura che trasporta il lettore nell'epoca vittoriana e nel cuore di vicende oscure e misteriose. Veste editoriale essenziale quella della 001 Edizioni, ma utile ed efficace per propinare al pubblico italiano questo tipo di produzioni francesi.

Dulcis in fundo il mitico Hellboy, protagonista del delizioso L'uomo deforme e altre storie, un'antologia di racconti misteriosi in cui prosegue la saga del demone creato dall'italo-americano Mike Mignola. Ai testi il creatore del personaggio, sempre più a suo agio con la sceneggiatura, coadiuvato qui in un breve episodio da Joshua Dysart, mentre ai disegni si alterna con il grandissimo Richard Corben - illustratore del raccconto lungo che da il titolo al volume - e quindi con Jason Alexander e Duncan Fegredo. Hellboy è come il vino buono, invecchiando migliora. Sempre all'altezza della situazione la cura redazionale della Magic Press.

Se amate i fumetti e le atmosfere misteriose, leggeteli... non avrete a pentirvene.

2 commenti:

LUIGI BICCO ha detto...

Volumi stupendi. O almeno, Pachiderma è grandioso. Fog non l'ho letto ma ne ho sentito un gran bene. Sulle storie di Mignola ci metto una mano sul fuoco.

Hai apportato qualche "piccolo" cambiamento al blog? :)

GiovanniMarchese ha detto...

eh! Ho smanettato col pannello di controllo di blogger... ma vorrei imparare a usare meglio i comandi.. diciamo che per ora sto impratichendomi sperando di non fare anche confusione. Sottoscrivo, Pachiderma è meraviglioso, una lettura magnifica. Fog ha un linguaggio più immediato, diciamo che Seiter ha una scrittura più "popolare" rispetto a Peeters che è più complesso ma le atmosfere di Bonin sono molto belle e le storie davvero avvincenti. Hellboy è... beh.. Mignola è Mignola!