sabato 25 giugno 2011

Baru

Con l'arrivo dell'estate inizia il periodo delle letture "di recupero", i libri presi durante l'anno e accantonati per la lettura in attesa del tempo libero. In questi giorni ho potuto leggere due graphic novel di Baru, autore italo-francese che apprezzo molto.

Il primo è Povere nullità, la riduzione del romanzo di Pierre Pelot intitolato Pauvre Zhéros e pubblicato originariamente nel 1982. Barù tratteggia un affresco a tinte fosche e ruvide della provincia francese, teatro di misere rivincite e crasse ripicche con al centro sbandati e diseredati alle prese con la sparizione di un ragazzino handicappato. Il fumetto presenta una composizione grafica assai riuscita e coinvolgente e tiene il lettore in tensione fino al catartico finale. Bello, davvero.

L'altro è Pompa i bassi, Bruno!, incentrato sulle vicissitudini di un ragazzino africano che, giunto clandestinamente in Francia per diventare un calciatore professionista, dovrà misurarsi con una realtà dura e ricca di imprevisti. Baru racconta con vivacità e sul filo dell'ironia, con un uso sapiente dei dialoghi e un ottimo montaggio delle vignette e delle tavole, perfetto nel rendere la psicologia dei personaggi.


Ho scoperto Baru qualche anno fa con L'autoroute du soleil e da allora non mi perdo una sua traduzione italiana. Come autore condivido la sua visione etica ed estetica, l'interesse per gli ultimi, per le vite dei personaggi che vivono ai margini. Per altro ho avuto il piacere di incontrarlo durante una passata NapoliComicon, riuscendo a conquistare una splendida dedica su un suo volume. Baru, insomma, è anche un signore gentile e un autore disponibile coi propri lettori.

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