mercoledì 24 marzo 2010

vertigini americane

Bei tempi gli anni novanta, la prima metà degli anni novanta in particolare, anche solo per la diffusione in Italia dei fumetti della Vertigo ad opera della Comic Art, casa editrice oggi scomparsa che nel nostro paese ha fatto Storia, e della Play Press (entrambe all'epoca pubblicavano indifferentemente fumetti Dc Comics e Marvel, quest'ultima in condivisione per giunta con Star Comics e News Market... altri tempi davvero!)

Sarà forse l'effetto inevitabile della nostalgia per la giovinezza perduta, ma ho un bel ricordo delle letture di quel periodo: il Sandman di Gaiman, Shade di Milligan, Kid Eternity Animal Man e Doom Patrol di Morrison, Hellblazer di Delano e Swamp Thing di Moore tra gli altri...

Quelli della Comic Art erano presentati in albi spillati e un prezzo molto economico che nel giro di un paio di anni sparirono dalle edicole assieme alla casa editrice romana che chiuse per sempre i battenti. La Play Press proponeva materiale Vertigo tramite raccolte antologiche. La diffusione di quei fumetti ricordo che significò molto per me, allora appena quindicenne, il cui massimo sballo a fumetti poteva essere un Dylan Dog di Sclavi (scoprii solo in seguito i vari Pratt, Pazienza... che tuttavia erano autori già "vecchi"). Leggere quei fumetti era una vera e propria vertigine. Mai nome sarà più appropriato per un'etichetta editoriale come Vertigo. Oggi a distanza di anni mi rendo conto di come furono letture fondamentali, non solo per me ma anche per molti altri miei coetanei (alcuni diventati poi come me autori di fumetti). C'era qualcosa in quelle storie che non poteva lasciarti indifferente, uno strappo sulla realtà da dimensioni inedite verso prospettive azzardate: poteva succedere di tutto!
Viaggiare nel tempo, attraverso i sogni, tra dimensioni parallele.. personaggi venuti da altri mondi, dal mito... dagli incubi... senza facili stereotipi, senza pudori e moralismi: in una parola erano la MAGIA a fumetti! Nulla di paragonabile a quanto si produceva in Italia in quegli anni. Ma i tuoi fumetti non c'entrano nulla con quelli Vertigo, direte, questo è vero solo in apparenza poiché quei fumetti possedevano una assoluta coerenza tra etica ed estetica, tra scrittura e disegno, che non poteva non lasciare tracce anche in chi come me poi avrebbe raccontato storie di ambientazione differente ma improntate dalla medesima coerenza. Erano fumetti disegnati splendidamente e sceneggiati da veri maestri da cui c'era solo da imparare. La pubblicazioni dei fumetti Vertigo storici fu ripresa anni dopo dalla Magic Press che li rilanciò gestendoli bene per qualche anno. Oggi la produzione più recente è gestita da PlanetaDeAgostini, la conosco meno, a parte qualche titolo come 100 Bullets che ho seguito con assoluta devozione, sono stato attratto da altre nuove letture, ma quei fumetti continueranno a farmi sognare...